Un raro orcio di Montelupo

Questo importante esemplare di orcio, con beccuccio e ricche anse in forma di drago, si presenta interamente decorato con eleganti e ariose raffaellesche. Sul fronte campeggia uno scudo con la figura di san Domenico orante sopra un grande cartiglio recante un’ampia scritta: SV° DI FM° STERNO S (ovvero sciroppo o sugo di fumoterra, pianta dalle proprietà depurative oggi nota come fumaria).

Il contenitore, di grande taglia, venne certamente prodotto su commissione a Montelupo, uno dei principali centri della maiolica rinascimentale in Italia, come dimostrano la forma e il repertorio decorativo. Orci come questo erano realizzati per le farmacie di grandi conventi o Spedali e il nostro, per via della presenza di san Domenico raffigurato sul fronte, potrebbe essere appartenuto alla farmacia del convento domenicano di Santa Maria Novella a Firenze, dove si conservano ancor oggi diversi esemplari con un analogo impianto formale, ma con diverso decoro.

A. Tempesta, A. Allori e bottega, Soffitto della Galleria degli Uffizi (part.), 1581

Sono inoltre noti altri due orci che dovevano appartenere alla stessa serie del nostro, poiché presentano motivi a grottesche pressoché identici ma, naturalmente, iscrizioni che identificano altri preparati: uno nella collezione Pasquali (Conti, 1973) e un altro in un’anonima collezione privata (Berti, 1999).

Grande Orcio biansato, Santa Maria Novella, Serie “C2” (1613?)

Dalla metà del Cinquecento in avanti, il motivo delle raffaellesche entra a far parte del repertorio decorativo delle ceramiche e delle maioliche in tutta l’Italia centrale come anche di altri ambiti decorativi, dall’ornamentazione dei mobili ai decori parietali. A tal proposito, un interessante riferimento toscano è costituito da alcuni soffitti dei corridoi della Galleria degli Uffizi, realizzati da Antonio Tempesta e Alessandro Allori sul finire del XVI secolo, che spiccano per la grande importanza dedicata al fondo bianco e la particolare ariosità e vivacità della composizione.

 

Montelupo (Firenze)
ORCIOLO BIANSATO
Maiolica
Fine sec. XVI – inizi sec. XVII
H. cm. 42

Riferimenti: G. Conti, L’arte della maiolica in Italia, Bramante, Milano 1973; F. Berti, La maiolica di Montelupo. Secoli XIV- XVIII, Milano 1986, p. 144-148, ill. 92, 93a-b, 96a-b; F. Berti, Storia della ceramica di Montelupo, Montelupo 1999, vol. 3, p. 333; idemLa farmacia storica fiorentina. I “fornimenti” in maiolica di Montelupo (secc. XVXVIII), Firenze, 2010.

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