Un raffinato cofanetto in ferro, oro e argento
Questo bellissimo cofanetto portagioie costituisce una rara e inedita testimonianza del più alto livello raggiunto nella lavorazione del ferro in età tardorinascimentale.
Sul coperchio bombato con maniglia, tipico di una ben precisa tipologia di cofanetti prodotti in area francese fra la seconda metà del XVI secolo e la prima metà del successivo, compare una coppia di ovali in argento, sbalzati e cesellati, che rappresentano due scene della vita di Ercole. Le due immagini eroiche lasciano intuire che l’oggetto fu commissionato certamente da un personaggio importante, che forse identificava nella figura di Ercole il nobile modello antico a cui ispirarsi.
Su uno degli ovali troviamo il piccolo Ercole, figlio di Zeus e Alcmena, che prodigiosamente strozza due serpenti velenosi messi nella sua culla dalla furiosa Era per tentare di uccidere il piccolo, figlio del tradimento del marito di lei; Alcmena accorre, sentite le urla, scoprendo così per la prima volta le virtù del suo bambino. La scena si trova frequentemente nella numismatica antica e fu molto rappresentata nel Rinascimento.
Sull’altro ovale vediamo invece Ercole, ormai adulto, intento alla cattura del feroce cinghiale di Erimanto, una delle dodici fatiche dell’eroe per eccellenza della mitologia antica. Di solito, queste scene erano tradotte in metallo prezioso da argentieri che le realizzavano ispirandosi ad incisioni o medaglie, presenti nelle ricche collezioni di principi e nobiluomini europei.
L’impiego conbinato delle più sofisticate e lussuose tecniche di decorazione del ferro, come l’incisione a basso rilievo, la doratura e l’agemina o damaschinatura in argento, virtuosamente trasforma e impreziosisce l’intera superficie del cofanetto assimilandola ad un prezioso velluto. A metà del Cinquecento in Francia così come in Italia queste tecniche erano appannaggio dei più prestigiosi armaioli del tempo che – anche in collaborazione con argentieri, orafi, coltellinai altamente specializzati – realizzavano armi e armature di lusso per personaggi di alto rango. Fra gli esempi più celebri si annovera l’armatura di Enrico II oggi al Metropolitan di New York.
La ricca decorazione del notro cofanetto presenta una forte somiglianza con quella di alcune gorgiere francesi d’inizio Seicento: Metropolitan Museum di New York, (inv. 14.25.883), Castello di Windsor (RCIN 38793), Wallace Collection di Londra (inv. A236) e Musée de l’Armée di Parigi (inv. G246). Questo porta a ritenere che anche il manufatto qui presentato sia stato realizzato in una di quelle botteghe francesi particolarmente fiorenti, nel primo quarto del XVII secolo, in due città della Francia: Parigi e Moulins.
COFANETTO
Ferro forgiato, inciso, dorato e ageminato in argento; argento sbalzato e cesellato
Francia (Parigi o Moulins)
Primo quarto del XVII secolo
Cm 15 x 11 x 12
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