Un eccezionale cofanetto portagioie

Questo piccolo e prezioso cofanetto rettangolare -in ottone completamente dorato sia all’esterno che all’interno – è caratterizzato da un piede a gradoni, un coperchio bombato e soprattutto dalla presenza sul fronte di due cristalli di rocca ovali dipinti, dorati e graffiti au revers, entro castoni a notte: quello a sinistra raffigura l’Annunciazione e quello a destra la Natività.

L’intera superficie esterna del cofanetto è finemente incisa con nastri intrecciati, girali e festoni vegetali, secondo un repertorio stilistico molto diffuso in area tedesca.
Collocata al centro fra i due ovali e circondata da un ricco decoro, la toppa ospita una deliziosa chiavetta che muove una minuscola serratura a scatto, ancora funzionante. La testa trilobata della chiave ricalca un modello tipico della Germania meridionale, proprio come i battenti in miniatura che decorano i lati brevi del cofanetto: una coppia di bellissimi mascheroni leonini che reggono un anellino fra le fauci.

Il coperchio, dotato di una bella maniglia a balaustro, è inciso sulle lunette laterali con due amorini nascosti nella vegetazione e, centralmente, con un profilo di una dama entro una ghirlanda d’alloro. La dama è riccamente abbigliata secondo la moda asburgica del periodo a cavallo fra la fine del XVI e la prima metà del XVII secolo: un alto collo, una stretta gorgiera, i capelli raccolti in una reticella e il capo coronato da un piccolo cappello.

A destra: J. Pantoja de la Cruz, La regina Isabella di Valois, 1605 circa (part.). Madrid, Prado

La presenza del ritratto muliebre, così come la scelta iconografica dei due cristalli, entrambi connessi al tema della maternità, permettono di comprendere come il piccolo portagioie costituisca un esempio particolare di quei cofanetti nuziali, diffusi in tutte le regioni europee a partire dal Medioevo e in particolar modo nel mondo tedesco (dove vengono chiamati Minnekästchen, dal tedesco “Minne”, termine che indica l’amor cortese), che erano oggetto di dono fra amanti o novelli sposi, destinati a conservare gioielli e altri oggetti personali.

A destra: Orologio con svegliarino, Germania meridionale, 1530-1540.

La sofisticata decorazione del nostro raffinato manufatto trova ugualmente raffronti significativi nella migliore produzione orafa tedesca, tipica di Augusta e Norimberga, come ad esempio alcune splendide casse di orologi realizzate in quell’area a partire dalla metà del Cinquecento.
Per quanto riguarda infine i due cristalli dipinti, la loro qualità è evidente soprattutto nei fini dettagli pittorici che si possono ritrovare in manufatti simili, ancora una volta di area tedesca.

A destra: Pendente con la Natività (Cristallo dipinto), Norimberga 1550 circa. Coll. Ryser

Le immagini dipinte e graffite su vetro o cristallo di rocca, una tecnica di origine preromana, richiedevano un elevato grado di virtuosismo, non solo per la dimensione ridotta della superficie di lavoro ma anche per la difficoltà di concepire un dipinto in maniera opposta rispetto alla prassi, ovvero partendo dai dettagli per arrivare allo sfondo. Queste opere furono prodotte in epoca rinascimentale soprattutto in area italiana e tedesca, da artisti che raggiunsero espressioni di eccellenza tali da alimentare un mercato internazionale.

COFANETTO PORTAGIOIE
Ottone inciso e dorato; cristalli di rocca dipinti e dorati
Germania meridionale (Augusta o Norimberga)
Fine XVI secolo
cm. 8,5 x 3,5 x 6,5 h

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