PICCHIOTTI DA PORTA – Una Collezione di Sculture in Ferro
A due anni di distanza dall’uscita del volume LOCKS-SERRATURE, accolto con grande entusiasmo dal pubblico dei collezionisti di tutto il mondo, la galleria Alessandro Cesati ha dedicato nel 2009 una pubblicazione ad un’altra importante famiglia di oggetti in ferro: i picchiotti da porta, presentando una rara ed articolata collezione di esemplari figurati.
Come le serrature anche quello dei picchiotti in ferro è un grande tema più volte indagato e approfondito da Alessandro e Fiorenzo Cesati: un argomento che li ha da sempre affascinati e continua ad essere un appassionante spunto di ricerca e di studio, a partire da una personale e quasi empatica predilezione per questi intriganti manufatti d’uso, che affonda le proprie radici nella lontana memoria di racconti ed esperienze famigliari.
Insieme alle serrature ed alle chiavi, i picchiotti sono gli oggetti in ferro di maggiore complessità esecutiva e in cui vengono raggiunti i più alti livelli estetici; non è pertanto improbabile che certuni esemplari dal ricco ornato antropomorfo, zoomorfo o fitomorfo come molti di quelli qui riuniti, siano stati originariamente realizzati come prove di maestria: piccoli ‘capolavori’ degni di entrare a far parte di una antica o moderna Wunderkammer.
Rispetto alle classiche e ripetute versioni bronzee – dalle protomi leonine con l’anello in bocca comparse nel mondo antico sino agli spettacolari esemplari disegnati e realizzati dagli artisti veneziani del ‘500 – i picchiotti in ferro sono certamente meno noti e celebrati, ma forse ancor più interessanti e rari per la loro assoluta unicità; la significativa serie degli esemplari selezionati documenta al tempo stesso anche l’estro e l’immaginazione di anonimi ma valentissimi artefici del ferro, capaci di plasmare una materia così dura e sfuggente sino ad ottenere nello spazio di pochi centimetri delle vere e proprie sculture.
Nell’ambito del collezionismo di oggetti in ferro i picchiotti da porta occupano da sempre un ruolo significativo con presenze di rilievo in tutte le più importanti raccolte pubbliche e private : dall’imprescindibile riferimento del Museo Le Secq des Tournelles di Rouen al Victoria & Albert Museum di Londra, dalle Civiche Raccolte d’arte del Museo del Castello di Milano sino alle numerose collezioni private americane ed europee, fra cui la celebre collezione Mylius, da sempre ritenuta una delle più spettacolari del genere e di cui vale la pena tratteggiare brevemente la storia.
Nel 1905 l’industriale lombardo di origine tedesca Giorgio Mylius pubblicava a Milano in un volume monografico la ricca collezione di battenti in ferro ed in bronzo iniziata dal padre Federico circa trent’anni prima e da lui stesso arricchita e completata. Figure centrali della vita artistica e culturale milanese i Mylius sono certamente fra le personalità di maggiore spicco del collezionismo italiano fra ‘800 e ‘900, tipici esponenti di un gusto eclettico ed internazionalmente maturo (nella Milano di oggi ahimé quasi del tutto scomparso!!) che li porta da un lato a commissionare al pittore Francesco Hayez una versione del suo celebre Bacio e dall’altro a tappezzare le pareti del salotto di casa con una formidabile collezione di battenti da porta.
Per la sua ampiezza e qualità, la collezione Mylius, ed in modo particolare quella dei battenti in ferro, fu all’epoca e resta ancora oggi un riferimento cardinale: un unicum impareggiabile da cui il corpus presentato ha tratto ispirazione, sia ideale che concreta, potendo annoverare fra gli altri anche diversi esemplari ex-Mylius, ritornati sul mercato antiquario in tempi relativamente recenti.
Come già gli spettacolari congegni protagonisti del volume LOCKS – SERRATURE, i picchiotti riprodotti nel volume, diventano attori protagonisti di una sequenza di immagini attraverso le quali vengono poste in risalto le singole virtù plastiche e artistiche e sottolineata così l’importanza del loro ruolo ‘visivo’. Molti degli esemplari proposti vengono non casualmente proposti nel loro momento ‘dinamico’ con l’intento di svelarne i lati più nascosti e di far rivivere la sottile e magica emozione di chi, col rapido gesto di bussare alla porta, afferrava il picchiotto scoprendone all’improvviso i dettagli più raffinati ed inattesi.
PICCHIOTTI DA PORTA – una collezione di sculture in ferro
Cesati&Cesati, Milano 2009
Edizione limitata di 1000 copie
Cm 25 x 31 – 140 pagine a quattro colori – rilegato con sovracoperta
Testo bilingue italiano/inglese
ISBN 978-88-902762-1-7
Saggi di Mario Scalini, Soprintendente ai Beni Artistici e Storici di Siena e Grosseto, già Direttore del Museo Bardini di Firenze e Carlo Donà,
Professore ordinario di Filologia Romanza all’Università di Messina
Art Direction FG Confalonieri
Fotografie di Roberto Bigano
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