Questo raro stemma cardinalizio, scolpito a bassorilievo, dipinto e dorato, è lo scudo araldico di Don Luis Manuel Fernandez de Portocarrero Bocanegra y Moscoso-Osorio (1635 -1709), un personaggio di grande rilievo nella storia spagnola e poi anche in quella siciliana.
Scudi come questo erano collocati in luoghi di rappresentanza e in grande evidenza (ad esempio sopra un portale, o al centro di una parete).
Lo stemma è ricavato scolpendo una tavola di legno costituita da due assi giuntate, ottenendo così per via di levare tre distinti piani. Questo procedimento costruttivo è raro e significativo poiché, normalmente, questi stemmi lignei erano dipinti su tavola e mai scolpiti.
La qualità dell’intaglio e la modalità con cui il legno è scolpito a rilievo corrispondono alla grande tradizione spagnola del Rinascimento e del Barocco, ben documentata dagli elementi decorativi destinati ad abbellire interni di pregio, talvolta ancora in situ.

Il personaggio a cui si riferisce lo stemma, figlio del marchese di Almenara, conte di Palma del Rio, fu nominato cardinale da papa Clemente IX nel 1669, visse a Roma sino al 1677, in qualità di cardinale protettore della nazione spagnola; poi nel 1678 fu nominato vescovo, divenne viceré di Sicilia (e dovette affrontare la rivolta di Messina); poco dopo divenne arcivescovo di Toledo e consigliere di stato.

Durante la crisi della monarchia spagnola (1700-1715) apertasi alla morte di Carlo II d’Asburgo, il Fernandez ebbe un ruolo chiave: divenne infatti reggente, appoggiando la fazione filo-francese e divenendo il braccio destro del futuro Re di Spagna, Filippo V di Borbone.
Lo scudo centrale è in questo caso  sormontato dal galero cardinalizio da cui pendono 20 nappe (10 per lato); l’assenza di riferimenti al vescovato fa ipotizzare, per questo pezzo, una data di esecuzione posteriore al 1669 e anteriore al 1678.

Stemma di Don Luis Manuel Fernandez Portocarrero
(Palma del Rio 1635 – Madrid 1709),
Legno scolpito, policromato e dorato
Spagna
1670 circa
Cm 80 x 89 h