Un Bambin Gesù nudo

Con il corpo nudo in posa eretta, il braccio destro sollevato nell’atto di benedire e il sinistro forse destinato a reggere un piccolo globo, il grande viso rotondo con gli ampi occhi dalle pupille dilatate, le guance rosse, le ampie sopracciglia e lo sguardo assorto, questo Bambin Gesù può essere chiaramente messo in relazione – pur in un epoca leggermente avanzata – con quelle analoghe figure lignee, prodotte in ambito centro-italiano e più precisamente toscano e umbro, anche per mano di grandi scultori, tra la fine del XIV e il XV secolo. Non possiamo fare a meno di citare a questo proposito il celebre Bambin Gesù scolpito da Francesco di Valdambrino (Siena, 1375 circa – 1435), che per dimensione e fattezze anatomiche potrebbe essere stato la fonte di ispirazione per quello qui esaminato.

Francesco di Valdambrino, Gesù Bambino Benedicente, 1410-1415. Siena, Pinacoteca Nazionale

Come già in certi Gesù bambini due e trecenteschi, in cui la capigliatura non è scolpita o modellata in cartapesta, come quasi sempre accadrà nei secoli successivi, il nostro esemplare presenta una calotta cranica liscia destinata ad essere completata in altro materiale.
Il soggetto iconografico del Gesù Bambino nudo e stante conosce una precisa diffusione in diverse regioni europee, oltre all’area centro Italiana, e a tal proposito vale la pena di ricordare sia la produzione di Malines (Mechelen), che quella spagnola e portoghese che avrà larga diffusione in età tardo rinascimentale e barocca.
Rispetto agli esempi fiamminghi e iberici, più stereotipati e dal carattere marcatamente sacro e devozionale, quelli italiani si distinguono per una maggiore profanità della figura: in questa scultura, come in quelle del gruppo sopracitato, l’artista mira a riprodurre la figura reale di un bambino, in una rappresentazione che si impone allo sguardo dello spettatore prima di tutto per la sua umanità, caricandosi solo in un secondo momento di religiosa spiritualità.

GESÙ BAMBINO
Legno policromato
Italia Centrale
XVI secolo
H. cm. 60

Riferimenti: A. Bagnoli, Scultura dipinta. Maestri di legname e pittori a Siena 1250-1450, Catalogo della mostra (Siena, Pinacoteca Nazionale) 1987; F. Siddi, Le rappresentazioni scolpite di Gesù Bambino, in Il Mistero Gioioso. Il Presepe di Greccio e le sculture del Gesù Bambino benedicente, catalogo della mostra (Siena, Santa Maria della Scala) a cura di C. Frugoni e F. Siddi, 2012, pp. 33-41.

© 2013 – 2024 cesatiecesati.com | Please do not reproduce without our expressed written consent

Alessandro Cesati, Via San Giovanni sul Muro, 3 – 20121 Milano – P.IVA: IT06833070151

Torna in alto